3 falsi miti sull’impianto di videosorveglianza

Installare un sistema di videosorveglianza all’interno della propria abitazione o della propria attività commerciale è un’ottima soluzione per ridurre il rischio di subire un furto.

Tuttavia, spesso questa tipologia di impianto non viene vista di buon occhio e nel corso degli anni abbiamo sentito le più disparate motivazioni per cui le persone sceglievano di affidarsi oppure no alla videosorveglianza. 

In questo articolo sfatiamo 3 falsi miti associati alle videocamere di sicurezza!

1. “Le telecamere mi dicono se c’è un ladro ed evitano il furto!”

Attenzione però, perché le telecamere mi permettono di vedere cosa sta accadendo, ma è necessario un impianto anti intrusione per bloccare realmente il tentativo di furto!

2. “Le telecamere identificano il ladro”

Se per tua fortuna, o sfortuna, tu dovessi conoscere l’identità del ladro allora sicuramente lo riconoscerai nel filmato della sorveglianza. 

In caso di identità sconosciuta potrai solo sperare che ci sia una corrispondenza con qualcuno registrato negli archivi delle Forze dell’Ordine – le quali non possono comunque prometterti la cattura e tanto meno la condanna…

3. “Porto le immagini davanti ad un giudice così ho le prove per condannare il malintenzionato”

Va ricordato che non c’è alcuna garanzia che un giudice consideri come prova le registrazioni delle videocamere di sorveglianza. 

Anche in questi casi, la legge è più complessa di quanto possiamo immaginarla…

Ma allora, il sistema di videosorveglianza è inutile?

Assolutamente no! 

Rappresenta un ottimo strumento per monitorare quello che accade all’interno e all’esterno delle mura domestiche e funziona da ottimo deterrente per i ladri.

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