Promuovere la cultura della sicurezza è fondamentale per tutelare e salvaguardare le persone in qualsiasi ambiente di vita.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Che cos’è la cultura della sicurezza?
Per cultura della sicurezza si intende l’insieme di atteggiamenti, convinzioni, percezioni e valori condivisi che riguardano la gestione e la prevenzione dei rischi relativi alla sicurezza.
Ogni organizzazione o individuo adotta una cultura della sicurezza in maniera differente, possiamo individuare 5 livelli crescenti di maturità:
- Patologica: in cui vi è una noncuranza e mancanza totale di responsabilità in termini di sicurezza
- Reattiva: in cui la sicurezza viene considerata solo in reazione ai danni ormai già avvenuti
- Calcolatrice: in cui vengono strutturati piani di gestione dei rischi, ma non di prevenzione
- Proattiva: in cui si riesce a gestire e prevenire eventuali pericoli
- Generativa: in cui la sicurezza è al centro, comporta una valutazione, gestione, organizzazione, e prevenzione dei rischi per una tutela a 360°.
Per salvaguardare la salute individuale e collettiva è fondamentale raggiungere l’ultimo livello.
In che modo promuoverla?
È necessario informare, divulgare e comunicare l’importanza della sicurezza nei luoghi che frequentiamo, motivando le persone attorno a noi a modificare quelle abitudini o convinzioni errate.
Nello specifico, per promuovere la cultura della sicurezza è necessario: acquisire consapevolezza, valutare e analizzare i rischi, incentivare all’azione preventiva.
1. Acquisire consapevolezza
Spesso la sicurezza viene sottovalutata o gestita in maniera inefficace.
Questo avviene perché si è diffusa una credenza, ormai radicata, per cui la responsabilità della sicurezza viene declinata ad altre persone come le forze dell’ordine, i vigilanti, gli addetti specializzati, ecc.
Queste credenze si sono inserite nella nostra cultura, influenzando il nostro comportamento in maniera automatica. Gli atteggiamenti collegati a queste norme sono diventati quindi abitudinari ed istintivi.
Per questo, ad oggi molte persone non tengono in considerazione la sicurezza perché, secondo tale pensiero, non è compito loro occuparsene.
In realtà, le prime ad essere responsabili della propria sicurezza sono proprio le persone stesse.
È proprio il termine principale “cultura” che dovrebbe spingere verso una forma di autoconsapevolezza, ognuno di noi è un tassello fondamentale per la sicurezza aziendale o privata che sia.
Sono i comportamenti e le precauzioni che attiviamo ogni giorno a tutelarci e a salvaguardare la nostra salute.
2. Valutare e analizzare i rischi
Tutti vorremmo sentirci al sicuro.
Per evitare potenziali pericoli occorre effettuare una valutazione e un’analisi dei rischi.
Quanto sono al sicuro la mia attività, il mio posto di lavoro, la mia casa e la mia famiglia? C’è il rischio di subire un furto o una rapina?
L’analisi del rischio consente di individuare una soluzione atta a diminuire il pericolo per la sicurezza.
Deve tener conto di alcuni aspetti chiave, tra cui: la zona in cui è situato l’edificio, la percentuale dei reati in quel luogo, i valori custoditi all’interno dell’attività o della casa e le difese presenti.
3. Incentivare all’azione preventiva
Dopo aver valutato quali rischi minacciano la nostra sicurezza, è possibile attivarsi per prevenirli e di conseguenza evitarli.
È possibile difendersi preventivamente in maniera efficace attraverso l’utilizzo di serrande, recinzioni, serrature, casseforti, ecc.
Oppure grazie a sistemi di protezione tecnologici come la videosorveglianza esterna, sensori perimetrali, protezione volumetrica dei locali.
Purtroppo ancora non tutti sono consapevoli dei rischi sulla propria sicurezza, oppure ne sono consapevoli ma non agiscono nel modo più corretto.
Per questo è necessario attivarsi per diffondere la cultura della sicurezza. Ognuno di noi nel proprio piccolo può iniziare a promuovere la cultura della sicurezza attraverso semplici e buone abitudini.
Contattaci per saperne di più sulla cultura della sicurezza!